Eccoci di nuovo qui, stavolta parleremo di qualcosa che troppo spesso stimola utenti dei forum e dei vari social network, qualcosa che impegna discussioni senza fine ormai da decenni, che forma faide, a volte litigi, ma che sempre più spesso fa sorgere domande importanti in chi vuole avvicinarsi alla computer grafica e gli effetti speciali imparando un software 3D.
La domanda chiave che tutti all’inizio si pongono è : “Che software mi conviene imparare ?“, da li si inizia a chiedere all’amico di turno, a qualche forum, su qualche social network, e da li si apre un mondo, commenti sensati pochi, informazioni poco utili e prive di fondamenti moltissime.
Normalmente troppe persone che non hanno abbastanza dati e una reale visione del mercato, si impegnano nel consigliare un software al posto dell’altro, creando sempre più confusione nelle menti di chi sta cercando di definire le proprie scelte professionali. Il software “X” è migliore di “Y”, “Z” viene usato solo in quel mercato, tutte affermazioni che in realtà sono solo illazioni. Cerchiamo di chiarire un pò la situazione.
Sul mercato esistono diversi software 3D, (alcuni storici, altri abbastanza recenti), tra i più conosciuti possiamo citare 3ds max, Maya, Houdini, Cinema4D, Katana, ma ovviamente ne esistono anche altri come Clarisse e il “defunto” Softimage, basta cercare sul web per trovare qualche diatriba online su quale software è meglio imparare, e troppo spesso sentirete affermazioni come : “Houdini è meglio di Maya”, “Maya è meglio di 3ds max”, “3ds max si usa solo in architettura”, “3ds max è migliore di Cinema4D”, “Se vuoi lavorare devi imparare Katana”, e potrei continuare all’infinito, negli ultimi 20 anni ne ho sentite di tutti i colori. Pensate che proprio alcuni giorni fà in una discussione online, qualcuno affermava che nessuno studio di alto livello crea effetti speciali con 3ds max, potrei elencare tutti gli studi che lo usano e tutti i film in cui lo usano e ci staremmo diverso tempo, ma non servirebbe a molto, (Pixomondo, ScanlineVFX, Mackevision, ILM, Digital Domain, IlouraFX, Blur, ecc. ecc..)
Sto scrivendo queste righe non per dirvi quale sia migliore, ma bensì per farvi capire che tipo di ragionamento bisognerebbe fare. Ogni software ha ovviamente caratteristiche differenti, qualcuno rende più semplice gestire certe situazioni, qualcuno ha funzionalità che lo rendono più adatto a realizzare certi tipi di effetti, tutti però hanno una cosa in comune, un artista dotato di una mente pensante davanti al monitor.
Il software è solo un mezzo, uno strumento, così come lo è una matita, un pennello, o qualsiasi altro strumento per un artista tradizionale. Il software devi sentirtelo bene addosso come un vestito, deve essere produttivo per te, o deve darti gli strumenti che cerchi, ma solo tu potrai fare in modo che quel software possa realizzare immagini fantastiche e risolvere complessi problemi di produzione, solo la tua mente, le tue tecniche, solo questo vale.
Piccoli e grandi studi usano molti software, molti di quelli che vi ho elencato prima, e spesso anche molti altri tool proprietari sviluppati nel corso degli anni per compensare le mancanze dei programmi commerciali o per risolvere particolari problematiche, quindi non è importante quale software utilizzate, ma come lo utilizzate, le vostre capacità, le vostre tecniche, questo è quello che più conta. Passare da un software all’altro è possibile, l’importante è aver capito bene le tecniche e gli algoritmi, poi alcuni software possono avere delle curve di apprendimento più ripide, ma tutti sono utilizzabili anche se diversi dal vostro software preferito. Cosa importante da sottolineare è che molto spesso le società nelle quali andrete a lavorare, vi faranno alcuni giorni di allineamento ai loro tool prima di entrare in produzione full time, questo significa che se siete artisti 3ds max e applicate ad uno studio che usa Maya, questo non sarà un problema, (l’importante sarà mostrare le vostre capacità tecniche ed artistiche), perchè verrete introdotti al nuovo software e ai propri software custom durante i primi giorni di lavoro.
Ecco che prende forma la realtà della situazione. Il discorso che stiamo facendo vale per i software 3D, come per i motori di rendering, così come per i plug-ins, guerre inutili, parole inutili. Scegliete il software che trovate più congeniale al vostro modo di pensare e lavorare, studiatelo a fondo, aumentate le vostre skills, create, create, e create ancora, così da poter mostrare cosa siete in grado di fare. Poi se volete, passate ad un altro software da aggiungere alla vostra pipeline e al vostro workflow, sempre più sono usate pipeline miste e ibride così da sfruttare le caratteristiche migliori di ogni software.
Veniamo a questo punto a qualcosa che ci tocca molto da vicino, come gestisce Proteus VFX School questo discorso per l’insegnamento dei futuri artisti ? Beh semplice. Qui insegniamo, ma in realtà normalmente siamo sempre in produzione su progetti grandi e piccoli, abbiamo un nostro workflow e una nostra pipeline forgiata negli anni, plasmata sulle nostre necessità e quelle del mercato, e quella utilizziamo per insegnare a voi, sicuramente sarà perfetta per affrontare ogni tipo di progetto. I nostri software 3D principali sono 3ds max e Maya, (ma per alcuni scopi anche Houdini), motore di rendering ? Semplice, dipende dal progetto, V-Ray, Redshift, Arnold, Corona, queste le nostre scelte principali, poi ci sono i vari plug-ins, e li il discorso è abbastanza ampio e dipende dal task da risolvere.
Ovviamente la pipeline è una specie di organismo vivente, cresce e vive insieme a noi ogni giorno, evolve ed evolverà ancora, e tutto questo lo trasmetteremo a voi, tutti i tool che utilizziamo, ma anche tecniche per la customizzazione dei vari software, ogni informazione sarà portata all’interno di ogni corso, così che la vostra formazione sia completa e così che le vostre siano menti pensanti di artisti, libere da schemi e in grado di risolvere ogni problema che si presenterà.
Ciao Alessandro, abbiamo davvero perso il conto delle discussioni a cui abbiamo assistito su quale sarrebe il “software mogliore”, e anche molto recenti: quante volte abbiamo dovuto ascoltare quegli asettici paragoni fra software, sovente sollevati da chi neanche li aveva mai avuti sul proprio monitor…tutto per sentito dire, senza esperienza ne personale ne in produzione; la realtà è quella che hai illustrato tu: i software sono strumenti, e un bravo artista sceglie i propri magari perchè più affini al proprio modo di lavorare e pansare. Nessun software fa tutto, nessuno: tutti gli sviluppatori provano nel tempo ad espandere le possibilita dei propri software, e c’è chi trova soluzioni migliori ai singoli problemi rispetto agli altri.
Assolutamente vero, purtroppo questo tipo di discorsi rimangono sterili se fatti con persone che stanno in produzione da tempo, che hanno reale esperienza e che hanno una mente pensante, ma possono essere il male peggiore nei confronti di chi inizia come scrivevo nell’articolo.
Agli inizi non sai come orientarti, non c’è nessuno che può indicarti la via, e troppo spesso chi prova a farlo, lo fa nel modo sbagliato, speriamo che questa serie di articoli possa servire ad aiutare chi si trova in questa situazione.